lunedì 17 maggio 2010

Oggi, un giorno qualunque

Prendere una giornata qualunque, vedere e ricordare quanto più possibile, poi raccontarsela, credo sia una specie di yoga mentale. Potrebbe magari aiutare, in vista dei giorni a venire.
Prendiamo oggi, per esempio.

Mi ritrovo con la caldaia guasta; ho cercato un tecnico che la venisse a vedere. Saputa la marca, in modo gentile mi ha indirizzato ad altro tecnico, specializzato specifico per quella marca, che sta, ovviamente, in un altro paese. Aspetto. Intanto quella si accende e spegne in continuazione, passando dall'acqua bollente a quella fredda; la sofferenza è la doccia, tipica scozzese. In cucina ho consigliato alle mie ragazze di lavare le stoviglie alternandole sotto l'acqua calda per il lavaggio, passandole velocemente sotto l'acqua fredda per il risciacquo. Non hanno neanche sorriso, a quella che mi era sembrata una buona soluzione.

Da una decina di giorni sono in guerra con l'adsl. Internet mi sta proprio facendo incazzare: comincio un commento a qualche blog amico, e dopo essermi massacrato i polpastrelli, al momento dell'invio l'adsl sparisce, cancellando tutto. Stamattina, finalmente, si è fatto vivo il tecnico Telecom (ho un altro gestore, ma le linee sono Telecom e, in caso di problemi, intervengono loro). Ha controllato la linea, secondo lui è a posto, dev'essere il modem. "Se lo faccia cambiare, se fosse con noi lo cambierei subito io". Si allontana, mi accingo a chiamare il mio gestore; provo ancora una volta e l'adsl è tornata. Il tecnico non ha fatto nulla, non ho chiamato il gestore, mi sembra di poter parlare di miracolo.

Controllo il conto in banca on-line: manca l'accredito della quota di pensione del mio fondo. Di solito pagano al 15 del mese, i ritardi in sé non mi preoccuperebbero se non vivessimo chiari di luna oscurati da nuvole che non promettono niente di buono. Speriamo in bene.

A proposito di nuvole, anche oggi, come ormai da mesi, c'è stata una spiovazzata, tanto per rompere le uova a chi ha steso il lavato del lunedì. Non dico più il classico "piove, governo ladro!", fingo di avere pagato l'abbonamento.

L'Inter ha vinto lo scudetto, ho visto alla tele i festeggiamenti a Milano, conditi di polemiche tanto per cambiare. Qui in zona, pur essendoci parecchi nerazzurri, non ho notato grandi feste. A meno che le abbiano previste per sabato, dopo Madrid, se tutto va bene. In tempi di crisi, per risparmiare (bevute e fiato) si accorpano anche le feste.

Oggi la moglie è azzoppata, non so cosa ha visto, mi pare sia un fatto di vene, leggermente varicose. Va dal dottore, e torna con la ricetta delle pastiglie per lo stomaco. Speriamo servano anche per le vene, altrimenti dovrò sopportare i suoi guaiti fino all'ora di andare a letto.

E' uscito un po' di sole, spero che sia sufficiente a far produrre qualche chilowatt al pannello fotovoltaico. Da quando è entrato in funzione, ho visto solo pioggia; qualche volta grandine, e avevo la tentazione di sdraiarmi sui pannelli per ripararli.

In giardino, la moglie ha trovato ai piedi di un albero dei funghi. Nessuno in casa se ne intende, per cui è andata da un vicino che pare li conosca. Non erano buoni, ma se il verdetto fosse stato positivo, avrei cercato comunque di evitarli, perché delle mogli e dei vicini è meglio avere un pizzico di sana diffidenza.

Per ora non mi viene in mente altro, per oggi. Eventualmente modificherò il post.

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